GREEN PASS E OBBLIGO VACCINALE: GOVERNO SI ASSUMA RESPONSABILITÀ DELLE SCELTE
Cgil, Cisl e Uil Fvg ribadiscono la posizione su tema caldo nel mondo del lavoro. “Non spetta al sindacato decidere o formulare leggi”.
“Non spetta al sindacato prendere decisioni in merito all’obbligo vaccinale o del Green pass per l’accesso alle mense aziendali. La potestà legislativa è in capo al Parlamento. La politica è il Governo si assumano la responsabilità delle proprie scelte”.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Friuli Venezia Giulia, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Mauro Franzolini ribadiscono ancora una volta con una nota unitaria la posizione del sindacato anche regionale su un tema caldo che sta creando così tante divisioni nel Paese.
“Una cosa è il Green pass. Altro è l’obbligo vaccinale. Sarà il Governo a valutare se sarà opportuno o meno imporlo, assumendosi anche l’onere della scelta”, aggiungono i tre leader sindacali.
Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di fare chiarezza anche in relazione all’obbligo del possesso del Green pass per accedere alle mense aziendali che in questi giorni sta determinando situazioni di forte incertezza e disparità nelle realtà lavorative anche regionali.
“Serve un confronto costruttivo e di merito per garantire a tutti i lavoratori il diritto di accesso alle mense aziendali. Grazie agli accordi raggiunti e al Protocollo sulla sicurezza, in questi lunghi mesi caratterizzati dalla pandemia, i lavoratori e le lavoratrici sono stati protetti dal contagio – rimarcano Pezzetta, Monticco e Franzolini -. Le misure stabilite dal Protocollo vanno rispettate anche in caso di possesso del Green pass. L’accordo è stato recepito con decreto e per modificarlo servirebbe una legge”.
Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di risolvere la questione del costo dei tamponi per i lavoratori non vaccinati. “L’obbligo di Green Pass comporterebbe un costo di circa 300 euro al mese per i lavoratori non vaccinati. Chi se ne assume l’onere? Ove si ritenesse opportuno imporre tale obbligo per rafforzare la protezione, bisognerebbe assicurare la gratuità del tampone”.